Premessa.
Vorrei condividere con voi e sapere cosa ne pensate di tutto quello che scrivo.
Sono emozionato e sinceramente mi vergogno anche un pò ma è una cosa che da tanto tempo ho intenzione di fare. Dico di essere emozionato perchè nessuno, a parte la mia fidanzata e qualche amico fidato, ha mai letto nulla di quello che scrivo. è la paura di essere giudicato che mi costringe a nascondermi sotto il nome di Astronauta.
Tuttavia mi sento un astronauta perduto nell'etere che tenta disperatamente con ogni suo mezzo di tornare a terra o perlomeno crede di volerlo fare.
Per "terra" voglio dire la realtà di ogni giorno. Ora sono perso nell'universo dell'immaginazione che mi fa sentire uno scrittore.
Ho timore anche a definirmi scrittore, forse sono solo un ragazzo presuntuoso che crede di scrivere cose sensate per dare un senso al suo vivere.
Sono sempre stato attratto dallo scrivere. Un giorno, forse all'età di 12 o 13 anni, scrissi una poesia durante una giornata di pioggia e da quel momento in me scattò un qualcosa. Infatti ogni volta che ero triste trascrivevo le mie emozioni su carta e ciò aveva la forza di rendermi impermeabile ai dolori della vita.
Ho una montagna di pezzetti di carta con sopra scritto emozioni e poesie, le conservo gelosamente tra i ricordi più cari di anni ormai passati. Nel rileggerli provo compassione e tenerezza per quello che scrivevo.
Poi iniziai a scrivere indipendentemente da quello che succedeva nella mia vita, scrivevo e basta.
Ora scrivo quasi ogni giorno, è una valvola di sfogo necessaria al mio equilibrio.
Passo nottate intere immerso nelle avventure e nei ragionamenti dei miei personaggi.
Mi sento strafelice di concludere un racconto e di accatastarlo sopra gli altri in attesa un giorno di pubblicare un libro tutto mio.
Passano giornate invece in cui tutto sembra un'utopia, in cui nel rileggere gli scritti vorrei bruciarli perchè insensati e stupidi.
Sono qui adesso per sapere quello che pensate dei miei scritti, che specie di emozioni suscitano in voi e se sono da definire racconti. Grazie.
Sono emozionato e sinceramente mi vergogno anche un pò ma è una cosa che da tanto tempo ho intenzione di fare. Dico di essere emozionato perchè nessuno, a parte la mia fidanzata e qualche amico fidato, ha mai letto nulla di quello che scrivo. è la paura di essere giudicato che mi costringe a nascondermi sotto il nome di Astronauta.
Tuttavia mi sento un astronauta perduto nell'etere che tenta disperatamente con ogni suo mezzo di tornare a terra o perlomeno crede di volerlo fare.
Per "terra" voglio dire la realtà di ogni giorno. Ora sono perso nell'universo dell'immaginazione che mi fa sentire uno scrittore.
Ho timore anche a definirmi scrittore, forse sono solo un ragazzo presuntuoso che crede di scrivere cose sensate per dare un senso al suo vivere.
Sono sempre stato attratto dallo scrivere. Un giorno, forse all'età di 12 o 13 anni, scrissi una poesia durante una giornata di pioggia e da quel momento in me scattò un qualcosa. Infatti ogni volta che ero triste trascrivevo le mie emozioni su carta e ciò aveva la forza di rendermi impermeabile ai dolori della vita.
Ho una montagna di pezzetti di carta con sopra scritto emozioni e poesie, le conservo gelosamente tra i ricordi più cari di anni ormai passati. Nel rileggerli provo compassione e tenerezza per quello che scrivevo.
Poi iniziai a scrivere indipendentemente da quello che succedeva nella mia vita, scrivevo e basta.
Ora scrivo quasi ogni giorno, è una valvola di sfogo necessaria al mio equilibrio.
Passo nottate intere immerso nelle avventure e nei ragionamenti dei miei personaggi.
Mi sento strafelice di concludere un racconto e di accatastarlo sopra gli altri in attesa un giorno di pubblicare un libro tutto mio.
Passano giornate invece in cui tutto sembra un'utopia, in cui nel rileggere gli scritti vorrei bruciarli perchè insensati e stupidi.
Sono qui adesso per sapere quello che pensate dei miei scritti, che specie di emozioni suscitano in voi e se sono da definire racconti. Grazie.
Ciao sono Sara,
RispondiEliminaHo notato che sei un mio follower e ho pensato di venire a dare un occhiata!
Una cosa posso dirti, non vergognarti mai, qualsiasi cosa tu scriva è tua!
Ho già commentato una tua poesia.. a volte mancano le parole per esprimere un emozione e quando io inizio con un wow vuol dire che l'emozione c'è stata che mi ha lasciato senza parole!
Bravo, continua così!!
Ciao e a presto!
Se il risultato è quello che leggo, forse, è bene che tu resti un astronauta perduto .
RispondiEliminaSandra
Grazie Sandra!
RispondiEliminaTorna a trovarmi!
Sara, ti abbraccio.
RispondiEliminaSto iniziando a credere in me stesso.
Grazie.
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaCaro amico, credi sempre nei tuoi sogni, perchè sono proprio essi che ci donano speranza in questa fugace vita! Scrivere è importante nella maniera in cui ti rende felice. Anche a me capita di rileggere i miei racconti (tutti mai pubblicati, per ora!) e spesso desidero di stracciarli, ma poi mi dico: nessuno è perfetto, ogni essere umano ha bisogno di sognare... E questo è, secondo il mio modesto parere, l'unica cosa bella che ci rimane (incluso l'amore): permettere al nostro cuore di viaggiare in mondi immaginari e reali, belli e brutti, ma l'importante è viaggiare...
RispondiEliminaASTRONAUTAPERDUTO..
RispondiElimina@Frahorus... Piacere di conoscerti...
Ecco.. credo tu abbia detto tutto.
Viaggiare... stare immobili e allo stesso tempo in mille posti.
Lo scrivere, è diventato un bisogno vero e proprio del mio "io".
Ogni racconto, ogni pensiero ed ogni poesia, sono una parte di me, del mio sentire e della mia anima.
Ho scoperto che scrivendo,scopro lentamente me stesso.
Questo mi appaga.
Riguardo ai nostri racconti, li pubblicheremo, certo che li pubblicheremo.
Io, ci credo davvero.
Torna a trovarmi.. ti aspetto.
Ciao. Questo post mi appare quasi un "manifesto": della tua vita, e soprattutto della tua idea e pratica di scrittura. Scrivere è abitare una sorta di paradiso terrestre di suoni e parole.
RispondiEliminaTornerò ancora.
Buon 2012.
@Mari da solcare..
RispondiEliminaScusa il ritardo!
Grazie per le tue parole, ti mando un abbraccio!