"Albero."
Vorrei essere un albero, ma sono la pagina ingiallita di un libro caduto dietro una scaffalatura marcia, nella cantina di una biblioteca abbandonata.
Aria chiusa dentro una bottiglia nell'oceano, peli nel lavandino in una casa di campagna alla malora.
Luci in lontananza, alba e tramonto, un sospiro ed uno starnuto, un sorriso allo specchio, il detto e ridetto, l'acqua santa e la personificazione del demonio.
Sono una ragnatela che si dondola al vento, lo sbadiglio di un gatto, il pane raffermo, la muffa nell'androne, lo spazzolone da buttare, le maniche arricciate della camicia di un contadino canuto.
Sogni, speranze, illusioni, gratificazioni e delusioni.
Puzzo di morto e profumo di santità.
Anima racchiusa in piscio ed in sperma, sangue che scorre giù dal naso e bagna le mani.
Mi guardo le mani.
Sono un uomo.
Delusione che cammina a testa alta e si guarda attorno, che sfida la tempesta ed ama sentire la pioggia picchiare e sbattere sulla propria testa fino a disturbare quei pensieri talmente irrazionali da essere maledettamente tangibili.
L'inganno come unica soluzione.
La pace come utopia.
Capitoli da riempire con sudore di passione.
Eccomi come uomo, sono un cieco senza cane e bastone che cammina agitando le braccia per trovare un appiglio e non cadere.
La sigaretta ormai spenta mi cade dalla bocca, io non sogno nessuna rivolta, nessuna città da assediare, nessun colpevole da imputare.
Ho visto un albero laggiù, proprio alla fine della strada, credo che mi siederò sotto di esso e forse ci passerò la notte.
Gli alberi mi fanno stare bene, mi riportano al principio, asciugano le lacrime, danno conforto e poi fanno ripartire, lo fanno in silenzio.
Vorrei essere un albero.
Aria chiusa dentro una bottiglia nell'oceano, peli nel lavandino in una casa di campagna alla malora.
Luci in lontananza, alba e tramonto, un sospiro ed uno starnuto, un sorriso allo specchio, il detto e ridetto, l'acqua santa e la personificazione del demonio.
Sono una ragnatela che si dondola al vento, lo sbadiglio di un gatto, il pane raffermo, la muffa nell'androne, lo spazzolone da buttare, le maniche arricciate della camicia di un contadino canuto.
Sogni, speranze, illusioni, gratificazioni e delusioni.
Puzzo di morto e profumo di santità.
Anima racchiusa in piscio ed in sperma, sangue che scorre giù dal naso e bagna le mani.
Mi guardo le mani.
Sono un uomo.
Delusione che cammina a testa alta e si guarda attorno, che sfida la tempesta ed ama sentire la pioggia picchiare e sbattere sulla propria testa fino a disturbare quei pensieri talmente irrazionali da essere maledettamente tangibili.
L'inganno come unica soluzione.
La pace come utopia.
Capitoli da riempire con sudore di passione.
Eccomi come uomo, sono un cieco senza cane e bastone che cammina agitando le braccia per trovare un appiglio e non cadere.
La sigaretta ormai spenta mi cade dalla bocca, io non sogno nessuna rivolta, nessuna città da assediare, nessun colpevole da imputare.
Ho visto un albero laggiù, proprio alla fine della strada, credo che mi siederò sotto di esso e forse ci passerò la notte.
Gli alberi mi fanno stare bene, mi riportano al principio, asciugano le lacrime, danno conforto e poi fanno ripartire, lo fanno in silenzio.
Vorrei essere un albero.
Se ti sei fermato sotto un sicomoro mi fai riflettere, altrimenti non disperare sei solo un uomo mentre il resto antende gli eventi.
RispondiEliminaSarà che gli alberi hanno radici ... gli uomini le hanno perse ... erranti, impauriti esausti.
RispondiEliminaCosì maledettamente umani!
anch'io ma purtroppo sono solo legno da impalcature ...
RispondiEliminagli alberi fanno stare bene anche me, il problema è quando arriva qualcuno con una motosega
RispondiEliminaUna prosa poetica...mi piace questo post. Lo rileggo...
RispondiEliminaPost bellissimo:quello che hai scritto ed anche (tanto) le immagini!
RispondiElimina..amo gli alberi..
fantastico!
RispondiElimina@MARK...
RispondiEliminaSono solo un uomo o forse solo un ragazzo.
Gli alberi significano molto, non solo per me.
@A.
Welcome..
Maledettamente umani!!
A presto.
@Antò..
RispondiEliminaSicuramente marcio..
Un abbraccio..
@Inneres..
Piantiamo nuovi alberi!!
@Tra cenere e terra..
Bene, mi fa piacere..
@Mr..
Grazie infinite..
@Sun..
RispondiEliminaTroppo buona..
Un abbraccio..
Mmm,l'ho riletto. Ecco. Ti si addice il monologo. Credo sia un testo che vada bene per il teatro sai?
RispondiElimina@Tra cenere..
RispondiEliminaGrande!!
Il teatro mi piace!
Un abbraccio..
Gli alberi hanno lunga vita, danno ossigeno...Tutto intorno a loro cambia, ma loro sono li, fedeli a se stessi...e alla natura che li circonda...
RispondiEliminaun dolce bacio mio caro amico...
@Grande angeloblu!!
RispondiEliminaSi, messaggio colto in pieno..
Un abbraccio e buona serata.
Ti aspetto al prossimo post!
...gli alberi...sono "piantati" ..per fortuna sei un Uomo che cammina ...a parer mio.
RispondiElimina...ci sono delle bellissime immagini in questo Pensiero ..sei molto bravo a "trasmettere".
ciaooo Vania
mi chiedevo, dopo aver letto il tuo post, perchè un individuo si riduce o meglio, vorrebbe diventare un albero? forse che l'albero non è anch'esso un essere vivente?, forse un albero non è soggetto a maltrattamenti umani? oppure pensi che gli alberi non hanno sentimenti, emozioni, non hanno un loro modo di comunicare ecc...? e tutto ciò che esiste è creazione divina oppure una pura e semplice combinazione di eventi che si replicano in continuazione, che alla fine vanno anch'essi in putrefazione?
RispondiEliminaSecondo me: eros nè un dio,nè un demone,nè un umano, ognuno farà bene a tenersi e portarsi il proprio carapace a spasso fin tanto che gli è possibile, tutto quì...visto che gli alberi son destinati al fuoco,oppure a diventare mobilio ecc. sappi che essi farebbero a meno di essere oggetto di manipolazioni, proprio come l'umano essere...
Ciao pellegrino delle stelle sognanti o cadenti?
eros
@Vania..
RispondiEliminaGrazie! La risposta è nel commento ad Eros.
@Eros..
Il fatto è che quando scrivo, e sono in un determinato stato d'animo, scrivo quello che mi viene.
C'è da leggere tra le righe, se dico che vorrei essere un albero non significa che vorrei essere di legno ed avere foglie.
L'albero rappresenta, in parte, un qualcosa di potente, affronta le intemperie restando sempre fedele a se stesso.
Parlo per allegorie.
Ma poi quello che dici è vero, ognuno porta avanti se stesso mutando ogni giorno e forse è proprio questo il bello della vita.
La vita è vivere, ed anche gli alberi vivono.
Astronauta, vagabondo dell'infinito.
Un abbraccio caro eros, mi piace quando qualcuno vuole approfondire.
Ti aspetto al prossimo post.
Mi mancava leggere uno dei tuoi post!
RispondiEliminaA volte ci penso vorrei essere una pianta, mi piacerebbe essere un cactus.
Buon proseguimento di settimana, a presto.
@Madame..
RispondiEliminaMi mancava un tuo commento!!
Ti aspetto al prossimo post, un abbraccio(ora che non sei un cactus), a presto!
Quando la tua vita diventa difficile e complicata, la tua mente ti porta a vagare e a voler essere qualche cosa di altro: un albero! L'albero è l'elemento che più si avvicina alle cose che ci rappresenta: sicurezza, pace, forza, stabilità... Se non hai mai abbracciato un albero ti consiglio di provare e ti sorprenderai della sua energia e calore che emana. Abbracciare gli alberi, specialmenti quelli a grande fusto sono anche curativi e qui mi fermo... Ciao
RispondiElimina@Miryam..
RispondiEliminaSo che te ne intendi di certe cose, infatti corro a stringere un albero..
Un abbraccio, torna a trovarmi più spesso!