"Sbagliati schieramenti."
Sì, è vero, la colpa è di chi crede che tutto sia come si manifesta e che tutto vada maledettamente bene.
Bastardi.
È colpa loro, dei dannati, ne ho la certezza.
Si sono arresi ed inconsapevolmente godono sapendo che anche tu sei ad un passo dalla resa.
Ma loro non lo sanno, sono ignorati, e si masturbano con l'idea che potresti passare dalla loro parte anche se non sanno di appartenere a qualcosa, di essere identificati con una “parte” e di essere un club con tanto di logo registrato.
Sborrano perché un qualcosa li eccita enormemente, perché sentono nell'aria che qualcuno è vicino, che qualcuno si unirà a loro.
Sembra ieri che pensavo a come poter alzare bandiera bianca, con quale mano alzarla, con che smorfia presentarmi all'ingresso del loro circolo, come vestirmi.
Mi avrebbero accolto con baci e pacche sulle spalle, offrendomi da bere, facendomi spazio sul loro divanetto in pelle d'elefante.
I bastardi sono cordiali, gentili, altruisti e senza dubbio possessori di un grande senso estetico.
Sicuramente avrei bevuto roba strepitosa dal retrogusto esotico, servita in appositi calici in cristallo lucente.
Una volti entrati, non se ne esce, è più forte di una qualsiasi cazzo di droga, dall'eroina ne esci ma da lì non si può.
La morte è l'unica soluzione.
Provo pena per loro perchè si sono arresi.
Nessuno ti obbliga a restare, sei tu che dimentichi tutto e credi che quella che stai vivendo sia la realtà.
Non provare a dire loro che tutto non è come sembra, che sono illusi, che stanno sbagliano: diventano cattivi e mostrano i denti come i lupi affamati.
Non ti sbraneranno: sono moralmente contro la violenza e la disprezzano fermamente.
Con la birra vecchia sulla scrivania, il lapis in mano e gli occhi stanchi, difendo la mia parte, la parte di chi non ci sta, di chi non si accontenta, di chi non è illuso.
Ma poi tutto volutamente si contraddice, le virgole diventano punti e le A, diventano Z.
Si mischiano le carte, si cambia il panno sul quale si giocava e chi ha sempre barato ha due assi in tasca restando dunque fedele a se stesso.
Fondamentalmente siamo tutti vittime, noi e quelli del club, chi bara fa finta di giocare e ci sfotte ridendo sotto i baffi.
Ma io non ci sto, e manifesto il mio disappunto con le parole di questo scritto.
Uccidiamo il baro.
Bastardi.
È colpa loro, dei dannati, ne ho la certezza.
Si sono arresi ed inconsapevolmente godono sapendo che anche tu sei ad un passo dalla resa.
Ma loro non lo sanno, sono ignorati, e si masturbano con l'idea che potresti passare dalla loro parte anche se non sanno di appartenere a qualcosa, di essere identificati con una “parte” e di essere un club con tanto di logo registrato.
Sborrano perché un qualcosa li eccita enormemente, perché sentono nell'aria che qualcuno è vicino, che qualcuno si unirà a loro.
Sembra ieri che pensavo a come poter alzare bandiera bianca, con quale mano alzarla, con che smorfia presentarmi all'ingresso del loro circolo, come vestirmi.
Mi avrebbero accolto con baci e pacche sulle spalle, offrendomi da bere, facendomi spazio sul loro divanetto in pelle d'elefante.
I bastardi sono cordiali, gentili, altruisti e senza dubbio possessori di un grande senso estetico.
Sicuramente avrei bevuto roba strepitosa dal retrogusto esotico, servita in appositi calici in cristallo lucente.
Una volti entrati, non se ne esce, è più forte di una qualsiasi cazzo di droga, dall'eroina ne esci ma da lì non si può.
La morte è l'unica soluzione.
Provo pena per loro perchè si sono arresi.
Nessuno ti obbliga a restare, sei tu che dimentichi tutto e credi che quella che stai vivendo sia la realtà.
Non provare a dire loro che tutto non è come sembra, che sono illusi, che stanno sbagliano: diventano cattivi e mostrano i denti come i lupi affamati.
Non ti sbraneranno: sono moralmente contro la violenza e la disprezzano fermamente.
Con la birra vecchia sulla scrivania, il lapis in mano e gli occhi stanchi, difendo la mia parte, la parte di chi non ci sta, di chi non si accontenta, di chi non è illuso.
Ma poi tutto volutamente si contraddice, le virgole diventano punti e le A, diventano Z.
Si mischiano le carte, si cambia il panno sul quale si giocava e chi ha sempre barato ha due assi in tasca restando dunque fedele a se stesso.
Fondamentalmente siamo tutti vittime, noi e quelli del club, chi bara fa finta di giocare e ci sfotte ridendo sotto i baffi.
Ma io non ci sto, e manifesto il mio disappunto con le parole di questo scritto.
Uccidiamo il baro.
Scritto in tarda nottata dopo aver letto molti post sui vostri blog ed aver capito che stiamo andando a rotoli.
RispondiEliminaMi riferisco a Roma e non solo, l'Italia è solo un puntino.
Notte cari lettori.
La precisazione mi pareva d'obbligo.
solo l'apocalisse ci salverà!
RispondiEliminaUna Dark o Red o, meglio ancora, Velvet Resurrection, no?
RispondiEliminaMah?
RispondiEliminaCaro poeta... io avrei molto da dire in merito... ma così tanto che nemmeno tutto quello che è successo a Roma basterebbe per rappresentare la mia ira... (Comunque, la violenza non è utile mai!)
E raggiungo il l'apice, quando mi rendo conto che l'unica vita che ricordo ( e cioè la presente) me l'hanno mandata a puttane...
Parlo in qualità di...
Donna.
33enne.
Futura... non madre.
Futura... non pensionata.
Convivente... a vita.
Proprietaria.... mai di una casa.
Lavoratrice... 3 mesi all'anno.
E soprattutto... parla una che, non ha più nè sogni e nè progetti... secondo la media sociale, poi... io, non avrei manco più il tempo di raggiungerli certi obbiettivi... e di certo, non mi sono risparmiata nella mia vita.
Quindi...
di che stiamo parlando?
Infatti, meglio sto zitta, altrimenti mi viene il mal di pancia.
Ti abbraccio.
@Teti..
RispondiEliminaSI!
@Adriano..
Come vuoi!
@Dark..
Un abbraccio..
GRazie a tutti per essere passati da qui.
RispondiEliminaNon ho tanto tempo per nei vostri blog, lo farò il prima possibile.
Un abbraccio a tutti voi..
Grazie ancora.
Stiamo andando a rotoli e questa è davvero una cosa trasversale
RispondiElimina@Boal..
RispondiEliminaCondivido pienamente, UCCIDIAMO IL BARO.
I bari hanno sempre dei complici e gente che vive delle loro bricciole. Ovviamente tranne che nel poker, ma qui non stiamo giocando.
RispondiEliminaBel post, ti seguirò volentieri, perchè sembrano i miei pensieri di quando ero ragazzo.....è questa la vera tristezza, nulla è cambiato e a nessuno di noi hanno ancora ridato i nostri sogni.
Lorenzo
@Ciao Lorenzo e benvenuto!
RispondiEliminaBene, ti aspetto al prossimo post!